Come ho già scritto in questo post, i pizzoccheri sono uno dei piatti simbolo della tradizione culinaria della Valtellina, una meravigliosa terra racchiusa tra le Alpi ubicata nell’alta Lombardia al confine con la Svizzera. Sono tanti i prodotti tipici di questa vallata, ma i pizzoccheri sono quelli a cui personalmente sono piú legata. Ricordo con affetto le giornate passate a correre tra i prati nei monti in provincia di Sondrio quando ero bambina e la voracitá con cui spazzavo il piatto di pizzoccheri fumanti che mia nonna preparava usando il paiolo sul fuoco. O tutte le volte che torno in Italia in inverno e chiedo alla mia mamma di prepararmeli per il pranzo della domenica perché quando fa freddo non c’é niente che scaldi il cuore piú di una teglia di pizzoccheri caldi.
I pizzoccheri sono tagliatelle corte fatte di grano saraceno (da qui il tipico colore grigiastro) che secondo la ricetta tradizionale valtellinese vengono cotti e serviti con burro fuso, patate, formaggio Bitto e/o Casera e verdure di stagione. Per rendere omaggio fino in fondo alla Valtellina, consiglio di accompagnare i pizzoccheri da uno dei vini tipici della zona: Sfursat, Sassella o Inferno. Una bomba calorica che peró garantisco vi rimetterá in pace con l’universo!