Marrakech è una di quelle città che ti confondono e al tempo stesso ti conquistano. L’impatto può essere forte per chi viene da posti tranquilli e ordinati: odori, persone e animali sono dappertutto. Ma se si riesce ad essere un po’ meno schizzinosi e un po’ più aperti alla segreta bellezza di questa città, se ne viene rapiti in meno di un istante.
La medina – vale a dire il centro storico di una città islamica – è un concentrato di spezie, profumo di rosa e tè alla menta, odore di fogna, venditori indaffarati, chioschi straripanti di merci, fragranza di pane appena sfornato, incantatori di serpenti, cibo grigliato, bambini che corrono, donne che urlano, cani e gatti che si rincorrono. Marrakech è vita allo stato puro.
I colori sono forti, splendidi e cambiano in ogni momento: l’indaco in polvere per colorare i vestiti si alterna alla curcuma di un giallo accecante, i muri rossi degli stretti vicoli della medina si stagliano contro il cielo blu, i pavimenti colorati di marmo si fondono con le pareti di legno scuro intarsiato. E poi l’hennè, la paprika, lo zafferano e il cumino…